Dom Byron cede sala cottura dal 3 hl e macchinari

Il birrificio Dom Byron di Albino (BG) cede sala cottura elettrica da 3 HL della ditta Marican modello L 300 E3 (adatta per la doppia cotta), scambiatore di calore in controflusso, tino di priming da 500 litri con mescolatore, mulino della ditta Marican modello e 120 max, misuratore elettrico MID. Tutte le attrezzature indicate vengono ...

Birra, pesce e crudi: binomi sottovalutati

È noto che un paese di straordinaria tradizione vinicola come il nostro guardi alla birra con lo stesso occhio con il quale un aristocratico dell’ancien regime osservava un acquaiolo o un falegname. Eppure, data la sua molteplicità stilistica e la gradazione alcolica mediamente accessibile, la birra si può proporre sia come generosa ministra (leggasi: servitrice) ...

Breaking news: Molson Coors acquista il 100% di Birradamare

Avanti un altro. Alla calda estate 2017, destinata a riscrivere la geografia della birra artigianale in Italia, dobbiamo aggiungere un ulteriore tassello. È praticamente ufficiale infatti la notizia della cessione totale del birrificio Birradamare al colosso Molson Coors, una delle più grandi multinazionali del settore. L’operazione dovrebbe essere confermata a breve dagli stessi interessati e ...

Un convegno per fare il punto sulla coltivazione del luppolo in Italia

Quello della coltivazione italiana del luppolo è un tema che sta tornando con sempre maggiore frequenza e che attira un crescente interesse in tutto l’ambiente della birra artigianale. Qualche giorno fa vi ho raccontato del progetto Luppolo.it promosso dal Ministero delle politiche agricole, ma chiaramente quella gestita dal CREA non è l’unica iniziativa del genere ...

Prossimi eventi birrari per il mese di luglio

Sono davvero una marea gli appuntamenti che vi segnalo oggi nella consueta panoramica del venerdì: arrivare alla fine di questo mese di luglio sarà una piacevole sofferenza 🙂 . Partiamo allora dal weekend alle porte, nel quale si terranno altri due eventi oltre a quelli già segnalati in passato: Le Birre in Corte, a Grazzano ...

Novità in casa Grana 40

Da tempo non avevo occasione di incontrare Emanuele Beltramini di Grana 40, né di assaggiare le sue birre; e l'occasione è arrivata quando mi ha annunciato di avere pronta per la commercializzazione la nuova white ipa (di cui già avevo provato un'anteprima un paio d'anni fa), la Mar Bianco, nonché importanti notizie in merito alla tanto agognata trasformazione da beer firm in birrificio. Diciamocelo: dopo diversi passaggi da un birrificio all'altro per fare le birre, un paio di progetti poi non concretizzatisi per avviare il proprio stabilimento, con conseguenti freni allo sviluppo dell'attività (tanto appunto che la Mar Bianco è arrivata soltanto ora sul mercato), ammetto che m'è scappato un "Chissà che questa sia la volta buona": fortunatamente ad Emanuele non manca l'ironia, e anche da parte sua la cosa è finita con una risata.A parte gli scherzi, comunque, questa volta qualcosa di più concreto c'è. Emanuele e soci, dopo l'allargamento della compagine societaria (e anche qui ritorna quanto appena affermato nell'ultimo post, e giuro che l'ho scritto prima di parlare con Emanuele), hanno individuato nei pressi di Cividale del Friuli (Udine) il capannone in cui avrà sede il birrificio; capannone che peraltro ho avuto modo di vedere e che, date le notevoli dimensioni, sicuramente permetterà di pensare anche a qualcosa di più che al solo spazio dedicato alla produzione. I lavori sono in corso, ed è previsto che la cosa prenda forma definitiva nei prossimi mesi: non anticipo altro in quanto per ora si tratta unicamente di progetti, riservandomi di tornare sull'argomento una volta che il tutto sarà meglio definito. L'augurio, per il momento, non può essere che quello di cogliere al meglio quest'occasione per sviluppare appieno le potenzialità sia del birraio che di tutti i suoi collaboratori.Siamo poi passati all'assaggio della Mar Bianco, definita in etichetta come white ipa - e da Emanuele più semplicemente blanche -, in quanto si tratta appunto di una base blanche a cui sono stati aggiunti luppolo Lemondrop e Denali (e del resto l'interesse per la sperimentazione con luppoli nuovi o inusuali è una delle caratteristiche distiintive di Grana 40). A dispetto della dicitura "ipa" nel nome, la componente agrumata e di frutta tropicale che caratterizza questi due luppoli rimane molto discreta all'aroma sotto la schiuma densa; e si amalgama con le leggere note speziate e di chiodi di garofano del lievito (nessuna spezia dichiarata in ricetta) e quelle di frumento tipiche dello stile senza sovrastarli: il che la rende del tutto identificabile come blanche, pur peculiare all'interno del genere. In bocca rimane in un primo momento evanescente, salvo poi ritornare in discreta forza con i toni di pane del frumento; e chiudere infine su un amaro leggermente citrico ma pulito e netto, pur non essendo particolarmente secca, senza lasciare persistenze agrumate. Nonostante abbia personalmente trovato lo stacco tra il corpo esile e il ritorno di cereale un po' troppo netto, la definirei una birra dissetante ed equilibrata, sia per come sono gestite le varie componenti dell'aroma che per la pulizia del finale.Non ho invece potuto condividere la stessa impressione per l'ultima versione della blonde ale Mar Giallo, che al sorachi (originariamente usato in monoluppolo) accosta ora il luppolo sloveno styrian wolf: qui è infatti la frutta tropicale che caratterizza questa varietà (dal mango, alla papaya, al frutto della passione, all'ananas) ad imporsi nettamente in tutta la bevuta, dal naso, al palato, alla chiusura, lasciando in secondo piano le altre componenti. Personalmente l'ho quindi trovata troppo improntata su queste note; rimanendo comunque fermo il fatto che non vi ho percepito difetti e che, per gli appassionati del genere, sicuramente risulterà gradevolissima.Ultima nota di merito va alla cucina e al servizio del Giona's, di cui anche questa volta sono rimasta soddisfatta con il "Percorso vegetariano" - pappa al pomodoro, patate alla tedesca, tortino di frittata con zucchine e timo, cordon bleu di melanzana con gorgonzola e cipollotti gratinati. Un grazie quindi al Grana 40 e al Giona's per la piacevole serata.

Novità in casa Grana 40

Da tempo non avevo occasione di incontrare Emanuele Beltramini di Grana 40, né di assaggiare le sue birre; e l'occasione è arrivata quando mi ha annunciato di avere pronta per la commercializzazione la nuova white ipa (di cui già avevo provato un'anteprima un paio d'anni fa), la Mar Bianco, nonché importanti notizie in merito alla tanto agognata trasformazione da beer firm in birrificio. Diciamocelo: dopo diversi passaggi da un birrificio all'altro per fare le birre, un paio di progetti poi non concretizzatisi per avviare il proprio stabilimento, con conseguenti freni allo sviluppo dell'attività (tanto appunto che la Mar Bianco è arrivata soltanto ora sul mercato), ammetto che m'è scappato un "Chissà che questa sia la volta buona": fortunatamente ad Emanuele non manca l'ironia, e anche da parte sua la cosa è finita con una risata.A parte gli scherzi, comunque, questa volta qualcosa di più concreto c'è. Emanuele e soci, dopo l'allargamento della compagine societaria (e anche qui ritorna quanto appena affermato nell'ultimo post, e giuro che l'ho scritto prima di parlare con Emanuele), hanno individuato nei pressi di Cividale del Friuli (Udine) il capannone in cui avrà sede il birrificio; capannone che peraltro ho avuto modo di vedere e che, date le notevoli dimensioni, sicuramente permetterà di pensare anche a qualcosa di più che al solo spazio dedicato alla produzione. I lavori sono in corso, ed è previsto che la cosa prenda forma definitiva nei prossimi mesi: non anticipo altro in quanto per ora si tratta unicamente di progetti, riservandomi di tornare sull'argomento una volta che il tutto sarà meglio definito. L'augurio, per il momento, non può essere che quello di cogliere al meglio quest'occasione per sviluppare appieno le potenzialità sia del birraio che di tutti i suoi collaboratori.Siamo poi passati all'assaggio della Mar Bianco, definita in etichetta come white ipa - e da Emanuele più semplicemente blanche -, in quanto si tratta appunto di una base blanche a cui sono stati aggiunti luppolo Lemondrop e Denali (e del resto l'interesse per la sperimentazione con luppoli nuovi o inusuali è una delle caratteristiche distiintive di Grana 40). A dispetto della dicitura "ipa" nel nome, la componente agrumata e di frutta tropicale che caratterizza questi due luppoli rimane molto discreta all'aroma sotto la schiuma densa; e si amalgama con le leggere note speziate e di chiodi di garofano del lievito (nessuna spezia dichiarata in ricetta) e quelle di frumento tipiche dello stile senza sovrastarli: il che la rende del tutto identificabile come blanche, pur peculiare all'interno del genere. In bocca rimane in un primo momento evanescente, salvo poi ritornare in discreta forza con i toni di pane del frumento; e chiudere infine su un amaro leggermente citrico ma pulito e netto, pur non essendo particolarmente secca, senza lasciare persistenze agrumate. Nonostante abbia personalmente trovato lo stacco tra il corpo esile e il ritorno di cereale un po' troppo netto, la definirei una birra dissetante ed equilibrata, sia per come sono gestite le varie componenti dell'aroma che per la pulizia del finale.Non ho invece potuto condividere la stessa impressione per l'ultima versione della blonde ale Mar Giallo, che al sorachi (originariamente usato in monoluppolo) accosta ora il luppolo sloveno styrian wolf: qui è infatti la frutta tropicale che caratterizza questa varietà (dal mango, alla papaya, al frutto della passione, all'ananas) ad imporsi nettamente in tutta la bevuta, dal naso, al palato, alla chiusura, lasciando in secondo piano le altre componenti. Personalmente l'ho quindi trovata troppo improntata su queste note; rimanendo comunque fermo il fatto che non vi ho percepito difetti e che, per gli appassionati del genere, sicuramente risulterà gradevolissima.Ultima nota di merito va alla cucina e al servizio del Giona's, di cui anche questa volta sono rimasta soddisfatta con il "Percorso vegetariano" - pappa al pomodoro, patate alla tedesca, tortino di frittata con zucchine e timo, cordon bleu di melanzana con gorgonzola e cipollotti gratinati. Un grazie quindi al Grana 40 e al Giona's per la piacevole serata.

Le birre italiane più influenti di sempre – Parte II

Nella ventennale storia della birra artigianale italiana è possibile individuare delle birre particolarmente rilevanti, capaci di influenzare l’intero movimento e ricoprire il ruolo di apripista per mode e tendenze? Sicuramente sì, come abbiamo raccontato nella prima parte di questo “reportage” a puntate che ripercorre le produzioni più importanti per l’ambiente birrario nazionale. In quell’occasione parlammo ...