I Millennials stanno uccidendo la birra artigianale?

Nella rassegna stampa delle ultime settimane mi è capitato di imbattermi a più riprese in alcuni articoli che individuavano nei Millennials (cioè i componenti della cosiddetta Generazione Y) il motivo del trend negativo del mercato della birra. Niente di nuovo, direte: sappiamo infatti che la crisi del settore è cominciata quando le multinazionali si sono ...

Anche i “makers” fanno gli homebrewer

Ok, partiamo dalle basi: non è detto che tutti sappiano cos'è un "maker". Almeno, io ammetto candidamente di non averlo saputo fino a quando, un paio d'anni fa, Enrico mi ha portata per la prima volta al Mini Maker Faire di Trieste, tappa giuliana di questa manifestazione nata a San Francisco e che riunisce appunto i "makers" - termine traduicibile in italiano con l'espressione "artigiani digitali", coloro che in piccoli laboratori o in casa sfruttano le nuove tecnologie per più o meno piccole (e più o meno bizzarre, diciamo la verità, ma è lì che sta il bello) realizzazioni ingegneristiche o robotiche. Anche quest'anno Enrico mi ha voluta portare, facendo leva sull'annunciata partecipazione di un maker che aveva realizzato un innovativo software di controllo per l'homebrewing: non sono homebrewer, mi sono detta, però può essere interessante.Così sono andata a conoscere il giovane pordenonese Andrea Fantin (a destra nella foto) che con il suo laboratorio Imelab ha prodotto Beerlab, definito come "The Italian homebrewing system" (il sistema hoebrewing italiano). Trattasi di un ingegnoso aggeggino (passatemi il termine ironico) in grado di gestire in maniera integrata l'intero processo, dall'ammostamento alla fermentazione, grazie alla possibilità di installare fino ad otto sonde; e che è stato pensato come facilmente configurabile a piacimento e quindi personalizzabile, in base al numero di pentole disponibili, alla ricetta (se ne possono memorizzare fino a 20, impostando in automatico tempi e temperature di ammostamento, tipi di malti e di luppoli utilizzati, e ogni altro parametro utile). C'è poi la possibilità di visualizzare i grafici delle temperature in tempo reale, esportare i dati su scheda SD, importare le ricette tramite software apposito, ed una serie di altre funzionalità (illustrate nella pagina che vi ho linkato sopra, per chi fosse interessato).Mi esimo da valutazioni tecniche dato che non ho provato Beerlab, né sono un'esperta di elettronica; comunque Andrea mi ha riferito di aver già ricevuto manifestazioni di interesse da parte di alcune aziende per quanto riguarda la distribuzione - intende invece ad ora mantenere in casa la produzione, senza vendere l'idea. Da notare anche il fatto che, nell'anno e mezzo di lavoro che è servito per mettere a punto Beerlab, Andrea è andato avanti con capitale proprio, senza l'aiuto di alcun finanziatore: il che evidenzia un altro handicap conclamato del nostro sistema economico, in cui i giovani creativi si trovano a dover fare da sé in quanto a fondi per sviluppare le proprie idee.Beerlab non è ancora distribuito sul mercato; ma Andrea ha già fornito alcuni prototipi a degli homebrewer che l'hanno contattato personalmente, e che gli stanno dando feedback dettagliato sul funzionamento - tutte informazioni utili, naturalmente, per l'affinamento delle prossime versioni. "Per ora il feedback ricevuto è molto positivo - ha assicurato -, per cui sono fiducioso di essere pronto ad uscire sul mercato in tempi relativamente brevi". Bocche cucite per ora in quanto al prezzo, ancora da determinare - sulla base anche dei futuri interventi apportati e di eventuali accordi di distribuzione; se interessati, non vi resta che continuare a seguire le vicende di Andrea...

Anche i “makers” fanno gli homebrewer

Ok, partiamo dalle basi: non è detto che tutti sappiano cos'è un "maker". Almeno, io ammetto candidamente di non averlo saputo fino a quando, un paio d'anni fa, Enrico mi ha portata per la prima volta al Mini Maker Faire di Trieste, tappa giuliana di questa manifestazione nata a San Francisco e che riunisce appunto i "makers" - termine traduicibile in italiano con l'espressione "artigiani digitali", coloro che in piccoli laboratori o in casa sfruttano le nuove tecnologie per più o meno piccole (e più o meno bizzarre, diciamo la verità, ma è lì che sta il bello) realizzazioni ingegneristiche o robotiche. Anche quest'anno Enrico mi ha voluta portare, facendo leva sull'annunciata partecipazione di un maker che aveva realizzato un innovativo software di controllo per l'homebrewing: non sono homebrewer, mi sono detta, però può essere interessante.Così sono andata a conoscere il giovane pordenonese Andrea Fantin (a destra nella foto) che con il suo laboratorio Imelab ha prodotto Beerlab, definito come "The Italian homebrewing system" (il sistema homebrewing italiano). Trattasi di un ingegnoso aggeggino (passatemi il termine ironico) in grado di gestire in maniera integrata l'intero processo, dall'ammostamento alla fermentazione, grazie alla possibilità di installare fino ad otto sonde; e che è stato pensato come facilmente configurabile a piacimento e quindi personalizzabile, in base al numero di pentole disponibili, alla ricetta (se ne possono memorizzare fino a 20, impostando in automatico tempi e temperature di ammostamento, tipi di malti e di luppoli utilizzati, e ogni altro parametro utile). C'è poi la possibilità di visualizzare i grafici delle temperature in tempo reale, esportare i dati su scheda SD, importare le ricette tramite software apposito, ed una serie di altre funzionalità (illustrate nella pagina che vi ho linkato sopra, per chi fosse interessato).Mi esimo da valutazioni tecniche dato che non ho provato Beerlab, né sono un'esperta di elettronica; comunque Andrea mi ha riferito di aver già ricevuto manifestazioni di interesse da parte di alcune aziende per quanto riguarda la distribuzione - intende invece ad ora mantenere in casa la produzione, senza vendere l'idea. Da notare anche il fatto che, nell'anno e mezzo di lavoro che è servito per mettere a punto Beerlab, Andrea è andato avanti con capitale proprio, senza l'aiuto di alcun finanziatore: il che evidenzia un altro handicap conclamato del nostro sistema economico, in cui i giovani creativi si trovano a dover fare da sé in quanto a fondi per sviluppare le proprie idee.Beerlab non è ancora distribuito sul mercato; ma Andrea ha già fornito alcuni prototipi a degli homebrewer che l'hanno contattato personalmente, e che gli stanno dando feedback dettagliato sul funzionamento - tutte informazioni utili, naturalmente, per l'affinamento delle prossime versioni. "Per ora il feedback ricevuto è molto positivo - ha assicurato -, per cui sono fiducioso di essere pronto ad uscire sul mercato in tempi relativamente brevi". Bocche cucite per ora in quanto al prezzo, ancora da determinare - sulla base anche dei futuri interventi apportati e di eventuali accordi di distribuzione; se interessati, non vi resta che continuare a seguire le vicende di Andrea...

Nuove birre da Ca’ del Brado, Jungle Juice, Hibu, Eastside e Settimo

La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane parte con una collaborazione importante tra un giovane e innovativo marchio, Ca’ del Brado, e uno dei locali storici dell’ambiente birrario, la Brasserie Arnage. La creazione ideata appositamente dalla “cantina brassicola” emiliana per il pub cesenate si chiama Cuvée de Mugliega (7,4%) ed è una birra acida ...

Eventi per la seconda metà di settembre: Cheese, Pork’n’Roll Fest, Craft Beer Arena e altri

Il mese di settembre sta diventando quello degli eventi birrari per antonomasia. Nonostante le panoramiche a scadenza settimanale, fatichiamo a seguire tutte le iniziative in programma in questi giorni. Ma ci proviamo lo stesso, perché tutto sommato la stagione invita ancora a bere buona birra in manifestazioni appositamente ideate. Oggi ad esempio a Catelfranco Veneto ...

Ancora una buona Italia allo European Beer Star: 7 ori, 4 argenti e 4 bronzi

Oggi capita sempre più spesso che una birra, italiana o straniera, si pubblicizzi evidenziando il riconoscimento ottenuto in qualche concorso birrario. Esistono però concorsi e concorsi: poiché possono rappresentare una vetrina importante per i birrifici di tutto il mondo, in molti recentemente si sono lanciati in questo particolare segmento. Le iniziative non sono quindi tutte ...

Les Bières du Grand St. Bernard (Aosta) cerca un birraio

Il birrificio Le Bières du Grand St. Bernard di Aosta cerca un birraio da inserire nel proprio organico. È richiesto il diploma di birrario e preferibilmente la laurea in materie scientifiche, scienze e tecnologie alimentari o simili. Chi fosse interessato può inviare il CV ad amministrazione@lesbieres.it

I segreti per emergere come nerd della birra nei festival a tema

Tra le conseguenze del successo trasversale della birra artigianale c’è l’ascesa di figure particolari, che fino a qualche anno fa non godevano di alcuna considerazione. Prendiamo il nerd birrario: in passato era relegato ai margini della collettività, oggi invece viene elevato a indissolubile punto di riferimento e investito di una credibilità che travalica i confini ...

Il birrificio Mezzavia vende un miscelatore da 15 hl

Il birrificio Mezzavia vende un miscelatore marca Spadoni costruito nel 2014 e di capienza totale pari a 15 hl. Costruito interamente in acciaio inox, il miscelatore dispone di quadro comandi esterno, sonda di temperatura e regolazione della velocità di miscelazione. Per informazioni scrivere a info@birramezzavia.it.

Eroi della birra artigianale: l’intervista del Mirror a Roger Protz

In tutti questi anni di birra artigianale mi sono tolto diverse soddisfazioni, ma una delle più grandi in assoluto è stato avere ospite a Fermentazioni il mitico Roger Protz. Era il 2015 quando – in modo del tutto inaspettato – decise di accettare il mio invito a partecipare alla terza edizione della manifestazione: ricordo ancora ...