In quel di Milano

Ho avuto il piacere di essere coinvolta anche quest'anno da Beergate nell'organizzazione della St. Patrick Week, il tour in Italia di birrifici artigianali irlandesi che la società di importazione e distribuzione organizza ogni anno per la festa di San Patrizio: ho quindi partecipato all'evento di lancio a La Belle Alliance a Milano, conoscendo così di persona sia un locale di cui da tempo mi si favoleggiava e i birrai dei due birrifici ospiti - Kinnegar e The White Hag (tralasciando l'incontro con il ministro, anzi la ministra irlandese agli affari giovanili Katherine Zappone e l'ambasciatore d'Irlanda in Italia Colm O'Floinn, ma solo perché non sono brassicolicamente rilevanti).Al di là dei convenevoli e della presentazione degli eventi previsti per la settimana, l'occasione è stata naturalmente ghiotta per degustare le birre dei due birrifici in questione: volendone segnalare una per ciascun birrificio, giusto per par condicio, andrei su due scure (dato che paiono essere le più gettonate dai vari pub per festeggiare San Patrizio). Di Kinnegar ho provato la Black Bucket, versione scura della loro Rustbucket, una ale alle segale (unico birrificio in Irlanda a produrre stabilmente questa tipologia). Sia all'aroma che al palato la componente tostata, quasi abbrustolita, risalta in maniera notevole; potrebbe di primo acchito apparire quasi grezza, data anche la tendenza all'amaro, ma riserva poi una sorprendente virata verso una luppolatura fresca e fruttata (non a caso viene definita "black rye ipa") in quella che è una sorta di gioco al contrasto da parte del birraio. Interessante in abbinata con i crostini al salmone (offerti da Bord Bia, l'Ente per la promozione dei prodotti alimentari irlandesi, che ha collaborato all'evento) dato il corpo sufficientemente robusto da sostenere la forza del pesce affumicato e il finale quasi citrico che pulisce.Di The White Hag segnalo la imperial oatmeal stout Black Boar (che tengo in mano nella foto sopra), e quando ho detto imperial stout ho detto tutto: dieci gradi alcolici, profumi e sapori di cioccolato che dominano insieme a quelli del caffè, densa e dolce, quasi cremosa, e dal forte calore alcolico. Il finale non concede tuttavia troppo al dolce, rendendo giustizia alla compenente tostata e bilanciando l'insieme. Ametto di averla provata quasi per caso insieme allo stufato di manzo (ottimo, peraltro) preparato dal cuoco de La Belle Alliance, ma si è rivelato un abbinamento indovinato, dato che le due componenti si "fondevano" insieme in bocca in una maniera inaspettatamente armoniosa.Detto ciò, spendo due parole per una delle risposte datemi dai birrai durante l'intervista doppia che ho condotto. Rick Le Vert di Kinnegar (a sinistra nella foto sopra), quando ho chiesto quale fosse a loro modo di vedere la più grande opportunità che il mercato italiano presenta ad un birrificio estero, ha affermato: "Vedo nei publican una passione e una professionalità che in Irlanda, purtroppo, non vedo più. E questa professionalità e questa passione si riversano sul pubblico: il numero di intenditori, data anche la tradizione enogastronomica italiana, è probabilmente più alto qui che in qualsiasi altro Paese". La domanda, quindi, sorge spontanea: quanti sono i publican che sono consapevoli di avere un ruolo ancor più centrale di quello dei birrifici stessi nel promuovere la fantomatica "cultura della birra artigianale", dato che sono loro ad essere effettivamente sul territorio? Quanti i birrifici e i distributori che investono in formazione dei loro clienti? Naturalmente ce ne sono, dato che già da qualche tempo si è ravvisata questa necessità, ma non sono certo la maggioranza - e del resto non tutti avrebbero le risorse per farlo. Diventa una volta di più lecito però chiedersi se non valga la pena privilegiare questo canale rispetto ad altri, a fronte di ricadute potenzialmente più ampie.Ringrazio Bord Bia per le foto e La Belle Alliance per l'ospitalità.

In quel di Milano

Ho avuto il piacere di essere coinvolta anche quest'anno da Beergate nell'organizzazione della St. Patrick Week, il tour in Italia di birrifici artigianali irlandesi che la società di importazione e distribuzione organizza ogni anno per la festa di San Patrizio: ho quindi partecipato all'evento di lancio a La Belle Alliance a Milano, conoscendo così di persona sia un locale di cui da tempo mi si favoleggiava e i birrai dei due birrifici ospiti - Kinnegar e The White Hag (tralasciando l'incontro con il ministro, anzi la ministra irlandese agli affari giovanili Katherine Zappone e l'ambasciatore d'Irlanda in Italia Colm O'Floinn, ma solo perché non sono brassicolicamente rilevanti).Al di là dei convenevoli e della presentazione degli eventi previsti per la settimana, l'occasione è stata naturalmente ghiotta per degustare le birre dei due birrifici in questione: volendone segnalare una per ciascun birrificio, giusto per par condicio, andrei su due scure (dato che paiono essere le più gettonate dai vari pub per festeggiare San Patrizio). Di Kinnegar ho provato la Black Bucket, versione scura della loro Rustbucket, una ale alle segale (unico birrificio in Irlanda a produrre stabilmente questa tipologia). Sia all'aroma che al palato la componente tostata, quasi abbrustolita, risalta in maniera notevole; potrebbe di primo acchito apparire quasi grezza, data anche la tendenza all'amaro, ma riserva poi una sorprendente virata verso una luppolatura fresca e fruttata (non a caso viene definita "black rye ipa") in quella che è una sorta di gioco al contrasto da parte del birraio. Interessante in abbinata con i crostini al salmone (offerti da Bord Bia, l'Ente per la promozione dei prodotti alimentari irlandesi, che ha collaborato all'evento) dato il corpo sufficientemente robusto da sostenere la forza del pesce affumicato e il finale quasi citrico che pulisce.Di The White Hag segnalo la imperial oatmeal stout Black Boar (che tengo in mano nella foto sopra), e quando ho detto imperial stout ho detto tutto: dieci gradi alcolici, profumi e sapori di cioccolato che dominano insieme a quelli del caffè, densa e dolce, quasi cremosa, e dal forte calore alcolico. Il finale non concede tuttavia troppo al dolce, rendendo giustizia alla compenente tostata e bilanciando l'insieme. Ametto di averla provata quasi per caso insieme allo stufato di manzo (ottimo, peraltro) preparato dal cuoco de La Belle Alliance, ma si è rivelato un abbinamento indovinato, dato che le due componenti si "fondevano" insieme in bocca in una maniera inaspettatamente armoniosa.Detto ciò, spendo due parole per una delle risposte datemi dai birrai durante l'intervista doppia che ho condotto. Rick Le Vert di Kinnegar (a sinistra nella foto sopra), quando ho chiesto quale fosse a loro modo di vedere la più grande opportunità che il mercato italiano presenta ad un birrificio estero, ha affermato: "Vedo nei publican una passione e una professionalità che in Irlanda, purtroppo, non vedo più. E questa professionalità e questa passione si riversano sul pubblico: il numero di intenditori, data anche la tradizione enogastronomica italiana, è probabilmente più alto qui che in qualsiasi altro Paese". La domanda, quindi, sorge spontanea: quanti sono i publican che sono consapevoli di avere un ruolo ancor più centrale di quello dei birrifici stessi nel promuovere la fantomatica "cultura della birra artigianale", dato che sono loro ad essere effettivamente sul territorio? Quanti i birrifici e i distributori che investono in formazione dei loro clienti? Naturalmente ce ne sono, dato che già da qualche tempo si è ravvisata questa necessità, ma non sono certo la maggioranza - e del resto non tutti avrebbero le risorse per farlo. Diventa una volta di più lecito però chiedersi se non valga la pena privilegiare questo canale rispetto ad altri, a fronte di ricadute potenzialmente più ampie.Ringrazio Bord Bia per le foto e La Belle Alliance per l'ospitalità.

Ancora eventi birrari per la seconda metà di marzo

Strano parlare di eventi birrari durante la Settimana della Birra Artigianale, che con oggi entra contemporaneamente nel suo clou e nel suo rush finale – spero siate allenati! Al di là delle centinaia di iniziative proposte dai vari aderenti, vale la pena guardare oltre per segnalare festival e manifestazioni in programma per il resto del ...

Un’app italiana a supporto della birra: intervista ai creatori di YHOP

Negli ultimi anni l’ascesa internazionale della birra artigianale ha favorito la diffusione di app pensate appositamente per il settore. La più conosciuta è probabilmente Untappd, ma ce ne sono tantissime altre dedicate all’homebrewing, agli abbinamenti gastronomici o ad altre sfaccettature della nostra bevanda. A breve all’elenco si aggiungerà anche una piattaforma tutta italiana, dotata di ...

Nuove birre da Hammer, Nix, Menaresta e altri birrifici italiani

La carrellata di oggi sulle nuove birre italiane è corposa come non mai, quindi conviene tralasciare qualsiasi introduzione per arrivare subito al succo del discorso. E lo facciamo dal birrificio Hammer, che recentemente ha annunciato due interessanti novità. La prima si chiama Underdog (7%) ed è una IPA nata come una sfida, quella cioè di ...

20 anni di abusi di posizione dominante: Heineken nei guai in Grecia

In 10 anni di Cronache di Birra non è mai accaduto di volgere lo sguardo alla Grecia. Il movimento locale della birra artigianale è molto acerbo e poco interessante, eppure nelle ultime settimane il paese ellenico è al centro di un importante caso birrario che potrebbe avere ripercussioni in tutto il mondo. Protagonista è Heineken, ...

Perito chimico e tecnico birraio cerca impiego nel Nord Italia

Ho 22 anni, sono un perito chimico e ho approfondito quelle parti della chimica che sono alla base dei processi di fermentazione e trasformazione nel ciclo produttivo della birra. Così ho iniziato a occuparmi di homebrewing e ho frequentato un corso di tecnico birraio, seguito da uno stage presso il birrificio  Railroad Brewing Co. Italian ...

Dal rischio di chiusura al premio Pub of the Year: la storia del Cricketers Arms

Qui su Cronache di Birra abbiamo spesso dedicato spazio all’iniziativa National Pub of the Year, il concorso con cui l’associazione Camra incorona ogni anno il miglior locale birrario del Regno Unito. Il motivo è presto spiegato: personalmente ritengo il pub un’istituzione fondamentale per la cultura della birra, con un’importanza che si spinge ben oltre i ...

Vendesi impianto produttivo da 250 litri

Vendesi impianto produzione birra – sala cotte da 250 lt della Toscana Inox elettrico, del 2015 utilizzato poco più di un anno, completo di: caldaia di ammostamento/bollitura tino filtro/whirlpool centralina elettronica con display touch per impostare ricette e step, controllare resistenze e inverter pompa scambiatore di calore a piastre in acciaio tino boiler acqua da ...

Ancora eventi a marzo: Drunken Fruit Beer Festival, Lombardia Beer Fest e IBF Milano

Come ogni venerdì affrontiamo la consueta panoramica sui futuri appuntamenti birrari, sebbene per il sottoscritto i prossimi dieci giorni saranno un grande evento senza soluzione di continuità. Tra qualche ora, infatti, comincerà da Eataly il Ballo delle Debuttanti con 17 birre italiane inedite, che farà da antipasto alla gigantesca Settimana della Birra Artigianale che partirà ...