Eventi tra agosto e settembre: Birrocco, Birrae, Bolle di Malto e altri

Che siate ancora in vacanza o già tornati completamente operativi, sappiate che dopo la pausa degli scorsi giorni riprendono in tutta Italia gli eventi e i festival dedicati alla birra artigianale. Già nel weekend alle porte le occasioni per bere in compagnia non mancheranno, con tre appuntamenti in partenza oggi: Birrae a Campobasso (che proseguirà ...

Gianni cerca un impiego (anche temporaneo) in un birrificio toscano

Gianni, homebrewer da 5 anni, cerca lavoro nel mondo della birra artigianale in Toscana. Particolarmente interessato a lavori all’interno del birrificio e/o a diretto contatto con la produzione (es. assistente birraio, assistente di produzione ecc…), in modo da poter maturare esperienza nel settore birrario. Disposto anche per proposte di lavoro per brevi periodi. Se interessati ...

Sahti, Grodziskie e altri stili nati fuori dalle solite nazioni birrarie

Quando pensiamo alla provenienza degli stili birrari, solitamente le possibilità si riducono alle poche nazioni che rappresentano per il settore dei punti fermi da secoli: Germania, Belgio e Regno Unito, a cui si sono aggiunti in tempi recenti gli Stati Uniti. Uscire da questo ristretto novero è quasi impossibile, tanto che spesso le tipologie della ...

Rock Brewery vende due fermentatori a cielo aperto da 6 hl

Rock Brewery vende N. 2 Fermentatori a cielo aperto marca Simatec con capacità utile di fermentazione di 6hl. Costo per entrambi i fermentatori di 5.000 euro iva inclusa. Info tecniche sul prodotto Il serbatoio a cielo aperto è basso e largo in modo da permettere una formazione di schiuma superficiale molto ampia e una veloce ...

Amarcord nei guai: accusata di frode per la dicitura “birra artigianale” sulle sue etichette

Se avete una buona memoria, ricorderete che nell’estate del 2015 il Corpo Forestale dello Stato sequestrò un milione di bottiglie di birra industriale spacciata per artigianale. L’intervento rientrava nell’operazione “A tutta birra”, che ora si è finalmente conclusa: la notizia è stata rilanciata da diversi organi di comunicazione negli scorsi giorni e oggi ce ne ...

Nuove birre da Pork’n’Roll, Babylon, Manerba, Pontino e altri

Come annunciato ieri per Cronache di Birra è già ripresa la routine quotidiana e dunque è il momento, tra le altre cose, di tornare a occuparci delle nuove birre italiane. Nelle ultime settimane i nostri birrifici non sono certo rimasti con le mani in mano, sebbene per presentare la prima novità di giornata dobbiamo oltrepassare ...

Novità in casa San Giorgio

Ho colto con piacere l'invito di Renzo Comuzzi di Birra di San Giorgio all'inaugurazione del nuovo Gustà "Al Lepre", locale udinese che dispone tra l'altro di una carta delle birre artigianali (per la cronaca quelle di Garlatti Costa, oltre a San Giorgio). Con l'occasione sarebbe stata infatti presentata la nuova Ripa (red Ipa) di San Giorgio, che si aggiunge al repertorio della casa (la pale ale 43, la stout Otello, e la honey ale Cjastine).Dal colore ambrato rossastro - come del resto ci si sarebbe aspettati dal nome - e leggermente torbida, è caratterizzata in maniera non particolarmente intensa ma decisa dai due luppoli utilizzati - Comet e Columbus: al naso spiccano infatti note agrumate, con una punta tra il terroso e lo speziato; e il corpo snello e beverino, che non lascia alcun compromesso alla componente maltato-caramellato-tostata (come accade in alcune red ipa), si risolve presto in un finale amaro netto e secco, che richiama i toni dell'aroma con in aggiunta una leggera nota erbacea. Non si tratta comunque di un amaro soverchiante, per cui non si crea una sensazione di squilibrio a fronte del corpo più esile. Nel complesso una birra semplice e rinfrescante, per gli amanti delle ipa più "all'antica" che non concedono troppo al fruttato.Sicuramente va riconosciuto che quest'ultima birra rappresenta un passo avanti nel percorso di San Giorgio: se la 43, pur essendo definita come apa, ha un po' faticato a trovare la sua fisionomia come tale (data la luppolatura più tendente al "floreal-continentale" che all'americano, e ad una leggera acidità da malto prima della chiusura amara che non sarebbe propria dello stile), e la Otello si pone come "sui generis" tra le stout (dato l'utilizzo del farro e i sentori arrostiti che personalmente ho sempre trovato anche un po' troppo pronunciati), già con la Cjastine si è trovato un equilibrio apprezzabile tra la componente amaro-balsamica del miele di castagno e dell'achillea e quella dolce del malto e del miele stesso; e con la Ripa, oltre ad aggiungere al repertorio uno stile che mancava, ci si è inoltrati nell'insidioso terreno del "fare le cose semplici", cosa che spesso risulta in realtà più complicata rispetto a stupire con aromi e sapori insoliti.Ultima nota per il locale: per quanto la (comprensibile) folla dell'inaugurazione non mi abbia permesso di apprezzarlo al meglio, apprezzato è stato invece il repertorio di prodotti tipici friulani serviti (dai prosciutti di San Daniele, ai formaggi, ai vini, alle birre artigianali per l'appunto). Una fermata che può certamente risultare gradevole agli appassionati di questo filone dell'enogastronomia di passaggio in centro a Udine.

Novità in casa San Giorgio

Ho colto con piacere l'invito di Renzo Comuzzi di Birra di San Giorgio all'inaugurazione del nuovo Gustà "Al Lepre", locale udinese che dispone tra l'altro di una carta delle birre artigianali (per la cronaca quelle di Garlatti Costa, oltre a San Giorgio). Con l'occasione sarebbe stata infatti presentata la nuova Ripa (red Ipa) di San Giorgio, che si aggiunge al repertorio della casa (la pale ale 43, la stout Otello, e la honey ale Cjastine).Dal colore ambrato rossastro - come del resto ci si sarebbe aspettati dal nome - e leggermente torbida, è caratterizzata in maniera non particolarmente intensa ma decisa dai due luppoli utilizzati - Comet e Columbus: al naso spiccano infatti note agrumate, con una punta tra il terroso e lo speziato; e il corpo snello e beverino, che non lascia alcun compromesso alla componente maltato-caramellato-tostata (come accade in alcune red ipa), si risolve presto in un finale amaro netto e secco, che richiama i toni dell'aroma con in aggiunta una leggera nota erbacea. Non si tratta comunque di un amaro soverchiante, per cui non si crea una sensazione di squilibrio a fronte del corpo più esile. Nel complesso una birra semplice e rinfrescante, per gli amanti delle ipa più "all'antica" che non concedono troppo al fruttato.Sicuramente va riconosciuto che quest'ultima birra rappresenta un passo avanti nel percorso di San Giorgio: se la 43, pur essendo definita come apa, ha un po' faticato a trovare la sua fisionomia come tale (data la luppolatura più tendente al "floreal-continentale" che all'americano, e ad una leggera acidità da malto prima della chiusura amara che non sarebbe propria dello stile), e la Otello si pone come "sui generis" tra le stout (dato l'utilizzo del farro e i sentori arrostiti che personalmente ho sempre trovato anche un po' troppo pronunciati), già con la Cjastine si è trovato un equilibrio apprezzabile tra la componente amaro-balsamica del miele di castagno e dell'achillea e quella dolce del malto e del miele stesso; e con la Ripa, oltre ad aggiungere al repertorio uno stile che mancava, ci si è inoltrati nell'insidioso terreno del "fare le cose semplici", cosa che spesso risulta in realtà più complicata rispetto a stupire con aromi e sapori insoliti.Ultima nota per il locale: per quanto la (comprensibile) folla dell'inaugurazione non mi abbia permesso di apprezzarlo al meglio, apprezzato è stato invece il repertorio di prodotti tipici friulani serviti (dai prosciutti di San Daniele, ai formaggi, ai vini, alle birre artigianali per l'appunto). Una fermata che può certamente risultare gradevole agli appassionati di questo filone dell'enogastronomia di passaggio in centro a Udine.

Viaggio in Giappone: dove e cosa ho bevuto

Eccoci di nuovo qui, a inaugurare una nuova stagione birraria dopo la consueta pausa estiva. Concluse le due settimane di vacanza, che per il sottoscritto hanno coinciso con un fantastico viaggio in Giappone, da oggi Cronache di Birra torna regolarmente operativo con i soliti aggiornamenti quotidiani. Dicevamo del Giappone: impossibile pensare che il mio tour ...

Vendesi impianto produttivo da 6 hl

Vendo impianto di birra, 600l, semi automatico, Programma, calda a vapore, quadro elettronico, gruppo pompa, programmi per la produzione mosto, prezzo da nuovo 91.000 €. Per ulteriori informazioni chiama il 339/6991444.