Un nuovo corso per il Birrificio B2O

Chi segue la mia pagina Facebook già avrà letto qualcosa in merito all'inaugurazione della nuova sede del Birrificio B2O in quel di Caorle, nell'oasi della Brussa, lo scorso sabato 7 ottobre. Fortunatamente il bel tempo ha benedetto l'evento: e bisogna riconoscere che in una bella giornata autunnale questo tratto di costa non urbanizzata tra Caorle e Bibione ha il suo fascino. Ad ospitare il birrificio è ora la barchessa restaurata di una vecchia casa padronale: un edificio che senz'altro può suscitare l'interesse degli appassionati di edilizia sostenibile ed energie rinnovabili, dato che il lavoro è stato portato avanti secondo queste direttrici - dall'ampio utilizzo del legno, all'installazione di pannelli solari e fotovoltaici; e non a caso uno dei soci che hanno sostenuto il birraio Gianluca Feruglio nell'impresa - Giovanni Bartucci, insieme a Giuseppe Lovati Cottini e Michael Cortelletti - lavora proprio in questo settore come ingegnere.Il fatto di aver nominato i tre soci (qui nella foto insieme a Gianluca) dà peraltro occasione, in un periodo di cessioni, acquisizioni e affini, di fare una considerazione in merito ai possibili canali di finanziamento per i birrifici artigianali che vogliano investire: in questo caso imprenditori e professionisti di diversi settori - Lovati Cottini è avvocato ma anche proprietario di alcuni terreni agricoli in Brussa, Cortelletti opera nella ristorazione, e Bartucci è appunto ingegnere - che hanno trovato un interesse più o meno diretto nel progetto e ci hanno creduto. Una via magari non facile dato che deve tenere insieme interessi potenzialmente diversi, ma che per i "piccoli" rappresenta un'opzione senz'altro meno controversa rispetto all'indebitamento massiccio con le banche o la cessione di quote più o meno consistenti ad aziende più grandi - e non a caso ho notizie anche di altri birrifici che stanno battendo la stessa strada.Tornando alla nuova sede di B2O, è composta di una tap room al piano terra arredata con gusto in cui predomina il legno, e una sala da utilizzare per incontri, degustazioni ed eventi al piano superiore; con tanto di terrazza interna che si affaccia sulla zona produzione con un impianto da 20hl. Da segnalare anche la "chicca tecnologica", ossia l'imbottigliatrice Ricamo brevettata dall'azienda veronese Dr Tech, che consente di imbottigliare sottovuoto e senza che la cannuccia di riempimento tocchi la birra per evitare ossidazione e contaminazioni. All'esterno si apre un ampio spazio verde, dove sono in progetto delle parcellizzazioni con colture di grani antichi da utilizzare in alcune birre (oltre all'orzo già coltivato nei campi circostanti), e per l'anno prossimo anche il luppoleto. Dato poi che la zona è conosciuta per i percorsi ciclabili e a cavallo, l'idea è che il birrificio si presti anche ad essere "tappa di turismo sostenibile" in sinergia con gli altri operatori della zona; con spazi anche per poter lasciare il cavallo o la bicicletta, o dove prendere la bicicletta in bike sharing. In occasione dell'inaugurazione parte di questo spazio è peraltro tornato buono per ospitare diversi food truck e stand gastronomici - dal toro allo spiedo alla frittura di pesce - nonché, sotto il porticato della barchessa, animazione per bambini e il concerto degli Absolute5.Venendo alla birra, per l'occasione era stata messa alla spina - oltre a tutte le altre del repertorio - la nuova Bitter, che Gianluca mi aveva anticipato essere "una bitterina tranquilla tranquilla". In effetti lo era: luppolatura delicata tra l'erbaceo e il terroso, senza particolari toni tostati di sottofondo nonostante il color tonaca di frate potesse far presagire una maggior presenza di malto; corpo scarico e leggero (anche troppo per i miei gusti, ma si capiva essere questa l'intenzione del birraio nel costruirla) ed un finale di un amaro acre e netto ma non persistente né invadente, così da non risultare eccessivo rispetto alla levità del corpo. Da bere in quantità e senza troppe pretese, data la semplicità e leggerezza sotto il profilo gustativo.Chiudo con una nota di merito a tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita dell'evento e durante la serata stessa, date le sfide organizzative di non poco conto postesi sia prima che durante dato l'afflusso di pubblico.

Ritual Lab vende il proprio impianto di produzione

Il birrificio Ritual Lab vende proprio impianto di produzione in esercizio da gennaio 2016. L’impianto è così composto: SALA COTTURA 2 TINI DA 12HL SPADONI Con entrambi i tini riacaldati, completa di quadro di comando e controllo PLC Siemens con interfaccia touchscreen e software per gestione fermentatori e possibilità di memorizzare fino a 15 ricette. SCAMBIATORE ...

Festival ed eventi: i segreti del perfetto beer nerd (parte II)

Se siete lettori assidui di Cronache di Birra ricorderete che una ventina di giorni fa pubblicai un vademecum per distinguersi come veri beer nerd durante festival ed eventi a tema. Molti di voi mi scrissero in privato ringraziandomi perché finalmente potevano affidarsi a una guida seria e precisa sull’argomento, per mezzo della quale innalzare il ...

Nuove birre da Eremo, Lariano, La Fucina, Rurale e altri

I birrifici italiani continuano a sfornare novità assolute e una buona occasione per assaggiarne diverse sarà Eurhop, festival che come saprete andrà in scena questo fine settimana a Roma. L’umbro Birra dell’Eremo sfrutterà la kermesse capitolina per presentare la sua Ma2, che rappresenta la prima incarnazione della seconda fase del progetto Non Conventional Yeasts di ...

Piccoli homebrewers crescono

Al di là della discutibile citazione letteraria del titolo, è stata la prima che mi è venuta in mente nel descrivere il giudizio del concorso organizzato anche quest'anno dall'Associazione Homebrewers Fvg: perché, anche se quest'anno (a differenza dei precedenti) non ho potuto essere in giuria, ho comunque avuto modo di rendermi conto di come la qualità media delle birre in concorso fosse cresciuta. Assistendo al lavoro dei giudici - Severino Garlatti Costa del birrificio omonimo, Giulio Cristancig del Birrificio Campestre, Costantino Tosoratti e Alessandro Bilucaglia del birrificio Antica Contea -, ho visto come la grande maggioranza delle birre abbia ottenuto buoni punteggi, e come tra quelle salite sul podio sia andato in scena un vero e proprio "giudizio finale" con acceso dibattito - che ha alla fine portato alla scelta di assegnare due primi posti pari merito, nell'impossibilità di decidere quale tra le due fosse più meritevole. Una prova dunque di un miglioramento progressivo, segno che il movimento homebrewer in Regione è in crescita.Venendo ai premiati, ad aggiudicarsi in quinto posto è stato Luca Dalla Torre con la sua Golden Ale, e il quarto Walter Cainero con una Pale Ale: due nomi noti all'interno dell'Associazione che hanno confermato la loro abilità, ma lasciando quest'anno spazio anche a nuovi arrivi - con i quali se la sono giocata sul filo del rasoio in quanto a punteggio. Al terzo posto si è infatti classificata la weizen di Giampaolo Pascolo (foto sopra), alla sua prima all grain; e ad arrivare primi sono stati Dario Caruso con una porter e Giulio Cervi e Riccardo Casarotto con una apa (qui accanto), anche loro di esperienza relativamente breve con l'homebrewing. Non si è trattato quindi di nomi noti che che hanno "calato" le loro performance (data la differenza di punteggio minima), ma piuttosto di nomi nuovi che hanno migliorato le loro, il che è un buon segno. Di nuovo complimenti a tutti, e un ringraziamento all'Associazione Homebrewers Fvg - che mi ha invitata a premiare, per quanto abbia dovuto declinare l'invito a giudicare - e alla birreria Brasserie che ha ospitato il concorso all'interno dei festeggiamenti per il 21mo anniversario dell'apertura, dal 27 al 30 settembre.

Piccoli homebrewers crescono

Al di là della discutibile citazione letteraria del titolo, è stata la prima che mi è venuta in mente nel descrivere il giudizio del concorso organizzato anche quest'anno dall'Associazione Homebrewers Fvg: perché, anche se quest'anno (a differenza dei precedenti) non ho potuto essere in giuria, ho comunque avuto modo di rendermi conto di come la qualità media delle birre in concorso fosse cresciuta. Assistendo al lavoro dei giudici - Severino Garlatti Costa del birrificio omonimo, Giulio Cristancig del Birrificio Campestre, Costantino Tosoratti e Alessandro Bilucaglia del birrificio Antica Contea -, ho visto come la grande maggioranza delle birre abbia ottenuto buoni punteggi, e come tra quelle salite sul podio sia andato in scena un vero e proprio "giudizio finale" con acceso dibattito - che ha alla fine portato alla scelta di assegnare due primi posti pari merito, nell'impossibilità di decidere quale tra le due fosse più meritevole. Una prova dunque di un miglioramento progressivo, segno che il movimento homebrewer in Regione è in crescita.Venendo ai premiati, ad aggiudicarsi in quinto posto è stato Luca Dalla Torre con la sua Golden Ale, e il quarto Walter Cainero con una Pale Ale: due nomi noti all'interno dell'Associazione che hanno confermato la loro abilità, ma lasciando quest'anno spazio anche a nuovi arrivi - con i quali se la sono giocata sul filo del rasoio in quanto a punteggio. Al terzo posto si è infatti classificata la weizen di Giampaolo Pascolo (foto sopra), alla sua prima all grain; e ad arrivare primi sono stati Dario Caruso con una porter e Giulio Cervi e Riccardo Casarotto con una apa (qui accanto), anche loro di esperienza relativamente breve con l'homebrewing. Non si è trattato quindi di nomi noti che che hanno "calato" le loro performance (data la differenza di punteggio minima), ma piuttosto di nomi nuovi che hanno migliorato le loro, il che è un buon segno. Di nuovo complimenti a tutti, e un ringraziamento all'Associazione Homebrewers Fvg - che mi ha invitata a premiare, per quanto abbia dovuto declinare l'invito a giudicare - e alla birreria Brasserie che ha ospitato il concorso all'interno dei festeggiamenti per il 21mo anniversario dell'apertura, dal 27 al 30 settembre.

Breaking News: il birrificio Hibu acquistato da Dibevit (Gruppo Heineken)

Nuova acquisizione dell’industria nel settore della birra artigianale italiana. È la volta del birrificio Hibu di Burago di Molgora (MB) che ha appena ufficializzato la cessione del 100% delle quote aziendali a Dibevit, società del Gruppo Heineken dedicata alla distribuzione di birre premium e speciali. Dopo Birra del Borgo, Birrificio del Ducato e Birradamare il segmento ...

Ancora eventi per la prima metà di ottobre: Eurhop e Nonsolobirra Festival

Fino alla settimana scorsa vi raccontavo del ritmo incalzante con il quale si stavano susseguendo gli eventi birrari, trend cominciato ovviamente con l’avvento della bella stagione. Con l’inizio di ottobre però assistiamo a una brusca frenata, ben oltre quello che potevamo aspettarci, tanto che oggi segnalo solo due appuntamenti. La penuria di eventi dipende da ...