In Italia torna il vuoto a rendere e lo stabilimento di produzione in etichetta

Nella successione di notizie che ogni giorno cerchiamo di riportare su Cronache di Birra, occorre talvolta allontanarsi dai temi più strettamente legati alla bevanda per analizzare aspetti secondari, ma che si ripercuotono sulla nostra quotidianità di appassionati. Insomma, è giusto segnalare le nuove aperture, gli eventi a tema e le birre inedite dei birrifici italiani, ...

Il Birrificio San Gimignano cerca un birraio

Il Birrificio San Gimignano (Toscana) cerca un birraio con esperienza e di età preferibilmente sopra i 30 anni. E’ requisito fondamentale avere esperienza di produzione mosto e fermentazione, nonché di pulizia sala cottura, fermentatori, linea di imbottigliamento. CV a birrificiosangimignano@gmail.com.

Coppie insolite: i formaggi di bufala incontrano le birre artigianali

Birre e formaggi, si sa, formano un’accoppiata vincente, potremmo dire magica, quando la selezione vira su prodotti rari e indimenticabili. E così, in occasione dei Laboratori del gusto® all’interno di Cheese, la più grande manifestazione mondiale sui formaggi a latte crudo, non potevo farmi sfuggire l’occasione di mettere ancora una volta in risalto questa insaziabile ...

Lo shopping di AB Inbev approda in Australia: acquistato il birrificio 4 Pines

Ammettiamolo pure: ormai ci siamo abituati agli acquisti di birrifici craft da parte delle multinazionali. A meno che i nomi coinvolti non siano davvero altisonanti, notizie del genere vengono recepite dall’ambiente in maniera sempre più apatica. C’è una sorta di rassegnata passività, sviluppatasi per l’escalation del fenomeno: prima è toccato ai marchi di dimensioni ragguardevoli, ...

Gusti di Frontiera 2017: dal riso alla frutta

Nonostante quest'anno non abbia potuto darmi a maratone birrarie, non ho comunque disdegnato un giro alla manifestazione goriziana Gusti di Frontiera: un tour che mi fa sempre piacere, nonché occasione per conoscere gente nuova e rivedere vecchi amici. E in effetti già all'ingresso di Corso Italia ho fatto una nuova conoscenza, l'azienda agricola Palcoda di Fanna (PN), che all'attività principale di allevamento di capre e pecore - da cui ricava una notevole varietà di formaggi - affianca la coltivazione dell'orzo, appoggiandosi poi all'agribirrificio Santjago di Vittorio Veneto come beerfirm. Una scelta, hanno spiegato, dovuta anche alla volontà di appoggiarsi ad un'altra azienda agricola (qual è in effetti Santjago), così da trovarsi in maggiore sintonia in quanto a filosofia di lavoro. Due per ora le birre prodotte su ricetta Palcoda, ed entrambe rivelano una certa passione per le aromatizzazioni di impronta belga: una blonde ale all'arancia amara, e una amber ale al coriandolo.La seconda nuova conoscenza l'ho fatta a poca distanza da lì, il mantovano birrificio Luppolajo; non era presente tramite il birraio, ma il ragazzo allo stand ha comunque fatto un buon lavoro nell'illustrarmele. Su suo consiglio mi sono concessa un assaggio della Gem Session, una session ipa al riso. Luppolatura delicata su toni floreali con sottofondo di agrume, quasi bergamotto; snella e fresca nel corpo, con finale secco e pulito, di un amaro senza compromessi ma elegante e non troppo persistente. Dissetante, gradevole per le giornate calde, ben costruita nella sua semplicità.Chi invece ha fatto un lavoro di costruzione un po' più elaborato con la sua nuova creatura è Lorenzo Serroni di The Lure, che mi ha presentato ("Ma senza insistenze eh, capisco...."....e capirai Lure', già le pinte intere invece degli assaggini me le sogno di notte da quattro mesi, questa è istigazione a delinquere) la sua nuova Black or Fruit. Trattasi di una "black juices ipa", ossia una base di black ipa di 6 gradi alcolici a cui è stata aggiunta poco più che la stessa percentuale di succo di vari frutti tropicali (ananas in primo luogo); per la quale Lorenzo ha studiato un mix di luppoli sloveni dagli aromi fruttati tale da accompagnare il succo. In effetti all'aroma i luppoli e la frutta propriamente detta - dai toni di ananas, a quelli di frutto della passione, di uva spina e affini - si armonizzano in maniera tale da risultare quasi indistinguibili. Devo dire peraltro che la frutta, pur percepibile, rimane più sullo sfondo di quanto mi sarei aspettata, accompagnando aromi e sapori senza però risaltare: anche nel corpo, snello nonostante la complessità dell'insieme e il grado alcolico, protagonisti rimangono i malti tra il tostato e il caramellato, mentre la frutta va a dare solo una "nota di colore"; salvo lasciare il posto sul finale ad un amaro citrico che, pur non troppo robusto, è comunque deciso e ben persistente. Nota di merito poi per la schiuma, densa, saporita e ben perisstente, da addentare. Dato che mi sono trovata più volte ad osservare che Lorenzo, rimanendo fedele alla sua prima passione, fa birra come si fa musica - magari si possono anche sperimentare note audaci e dissonanti, ma alla fine si rispettano le regole base dell'armonia e nove volte su dieci si risolve sulla tonica - potrei dire un po' lo stesso anche questa volta: la birra rimane una birra, non una spremuta di ananas, e la frutta fa solo da accompagnamento alla linea melodica principale. Dato l'equilibrio nella complessità si nota che c'è stato un certo lavoro volto ad ottenerlo - e anche qui non posso che ripensare al musicista, che studia fino allo sfinimento lo stesso pezzo finché non esce "pulito". Insomma, da questo punto di vista, l'artigiano (birraio o quel che sia) e il musicista si assomigliano.Naturalmente sono molti altri gli stand di birra artigianale presenti a Gusti di Frontiera, a cominciare dalla Birroteca dell'Associazione artigiani birrai Fvg in Via Rastello con 16 birre a listino; più altri quali Meni, Foglie d'Erba, Antica Contea, Campestre, Zahre, Campagnolo, Il Birrone, Grana 40, Casa Veccia ed altri ancora. Insomma, come prevedibile, non c'è il rischio di patire la sete...

Gusti di Frontiera 2017: dal riso alla frutta

Nonostante quest'anno non abbia potuto darmi a maratone birrarie, non ho comunque disdegnato un giro alla manifestazione goriziana Gusti di Frontiera: un tour che mi fa sempre piacere, nonché occasione per conoscere gente nuova e rivedere vecchi amici. E in effetti già all'ingresso di Corso Italia ho fatto una nuova conoscenza, l'azienda agricola Palcoda di Fanna (PN), che all'attività principale di allevamento di capre e pecore - da cui ricava una notevole varietà di formaggi - affianca la coltivazione dell'orzo, appoggiandosi poi all'agribirrificio Santjago di Vittorio Veneto come beerfirm. Una scelta, hanno spiegato, dovuta anche alla volontà di appoggiarsi ad un'altra azienda agricola (qual è in effetti Santjago), così da trovarsi in maggiore sintonia in quanto a filosofia di lavoro. Due per ora le birre prodotte su ricetta Palcoda, ed entrambe rivelano una certa passione per le aromatizzazioni di impronta belga: una blonde ale all'arancia amara, e una amber ale al coriandolo.La seconda nuova conoscenza l'ho fatta a poca distanza da lì, il mantovano birrificio Luppolajo; non era presente tramite il birraio, ma il ragazzo allo stand ha comunque fatto un buon lavoro nell'illustrarmele. Su suo consiglio mi sono concessa un assaggio della Gem Session, una session ipa al riso. Luppolatura delicata su toni floreali con sottofondo di agrume, quasi bergamotto; snella e fresca nel corpo, con finale secco e pulito, di un amaro senza compromessi ma elegante e non troppo persistente. Dissetante, gradevole per le giornate calde, ben costruita nella sua semplicità.Chi invece ha fatto un lavoro di costruzione un po' più elaborato con la sua nuova creatura è Lorenzo Serroni di The Lure, che mi ha presentato ("Ma senza insistenze eh, capisco...."....e capirai Lure', già le pinte intere invece degli assaggini me le sogno di notte da quattro mesi, questa è istigazione a delinquere) la sua nuova Black or Fruit. Trattasi di una "black juices ipa", ossia una base di black ipa di 6 gradi alcolici a cui è stata aggiunta poco più che la stessa percentuale di succo di vari frutti tropicali (ananas in primo luogo); per la quale Lorenzo ha studiato un mix di luppoli sloveni dagli aromi fruttati tale da accompagnare il succo. In effetti all'aroma i luppoli e la frutta propriamente detta - dai toni di ananas, a quelli di frutto della passione, di uva spina e affini - si armonizzano in maniera tale da risultare quasi indistinguibili. Devo dire peraltro che la frutta, pur percepibile, rimane più sullo sfondo di quanto mi sarei aspettata, accompagnando aromi e sapori senza però risaltare: anche nel corpo, snello nonostante la complessità dell'insieme e il grado alcolico, protagonisti rimangono i malti tra il tostato e il caramellato, mentre la frutta va a dare solo una "nota di colore"; salvo lasciare il posto sul finale ad un amaro citrico che, pur non troppo robusto, è comunque deciso e ben persistente. Nota di merito poi per la schiuma, densa, saporita e ben perisstente, da addentare. Dato che mi sono trovata più volte ad osservare che Lorenzo, rimanendo fedele alla sua prima passione, fa birra come si fa musica - magari si possono anche sperimentare note audaci e dissonanti, ma alla fine si rispettano le regole base dell'armonia e nove volte su dieci si risolve sulla tonica - potrei dire un po' lo stesso anche questa volta: la birra rimane una birra, non una spremuta di ananas, e la frutta fa solo da accompagnamento alla linea melodica principale. Dato l'equilibrio nella complessità si nota che c'è stato un certo lavoro volto ad ottenerlo - e anche qui non posso che ripensare al musicista, che studia fino allo sfinimento lo stesso pezzo finché non esce "pulito". Insomma, da questo punto di vista, l'artigiano (birraio o quel che sia) e il musicista si assomigliano.Naturalmente sono molti altri gli stand di birra artigianale presenti a Gusti di Frontiera, a cominciare dalla Birroteca dell'Associazione artigiani birrai Fvg in Via Rastello con 16 birre a listino; più altri quali Meni, Foglie d'Erba, Antica Contea, Campestre, Zahre, Campagnolo, Il Birrone, Grana 40, Casa Veccia ed altri ancora. Insomma, come prevedibile, non c'è il rischio di patire la sete...

Vendesi intero birrificio in provincia di Cosenza

Vendesi, per chiusura attività, intero microbirrificio situato in Paola (CS), impianto Impiantinox da 2,5 hl, a gas, praticamente nuovo, linea d’imbottigliamento semiautomatica. Per maggiori informazioni contattateci: email: 4granisrl@libero.it o Cell 3204650388.

Birra negli USA: una storia di stili legati alle zone di origine

Come sappiamo molti stili della tradizione brassicola europea sono propri di regioni o luoghi specifici. Talvolta il legame è talmente forte da essere fissato nel nome stesso della tipologia: pensiamo alle Gose, originarie del comune di Goslar, alle Kölsch, tipiche di Colonia, alle Helles e alle Dunkel, a cui spesso ci si riferisce con l’aggettivo ...